sabato 12 settembre 2015

Il movimento serve a conoscere e imparare

I bambini hanno bisogno di movimento: per sentirsi bene, per conoscere sé stessi e il mondo che li circonda, per entrare in contatto con altre persone e per comunicare con loro.

Moto

Il movimento è la base dalla quale i bambini sviluppano le loro facoltà cognitive: prima di potersi fare un’idea degli oggetti, devono poterli sperimentare con tutti i loro sensi. Apprendere nei primi anni di vita significa innanzi tutto imparare attraverso la percezione e il movimento. Il bambino non scopre il mondo con la rappresentazione e neanche con gli insegnamenti che gli si possono impartire, ma soltanto attraverso il proprio agire. Può comprendere, ad esempio, che cosa significa l’equilibrio, solo se lo sperimenta in diverse situazioni: se prova a camminare sul bordo di un muretto, a tenersi in equilibro su un asse instabile o ad afferrare e lanciare una palla – sono tutte attività che gli danno modo di fare esperienze in prima persona e, nel contempo, di conoscere i principi che governano le cose. Gli adulti che ostacolano il bambino, che in questo modo fa esperienza del mondo, ad esempio intervenendo troppo presto, impartendogli continuamente degli insegnamenti o persino vietandogli di fare delle cose anche quando non sono veramente pericolose, non gli impediscono soltanto di sperimentare il movimento, ma lo limitano anche nella costruzione del suo mondo concettuale e nel suo sviluppo cognitivo. Il bambino diventa insicuro.

Utilizzare il corpo

Per potere sperimentare il più presto possibile con la più grande libertà, i bambini hanno bisogno che l’ambiente dove vivono assecondi il loro bisogno di attività e di autonomia. Oggi si tende, tuttavia, a limitarli sempre più: il traffico e le abitazioni moderne costituiscono degli ostacoli, la tecnica e la motorizzazione reprimono la creatività, limitano le possibilità di giocare e di muoversi e ostacolano i bambini nell’esplorazione e nella scoperta dei loro spazi di vita. D’altro canto i bambini sono confrontati con un’infinità di media elettronici, al cui influsso riescono ben difficilmente a sottrarsi. In un mondo in cui si può avere tutto premendo un tasto o schiacciando un bottone, il corpo non viene utilizzato abbastanza, con il pericolo che, già nei bambini piccoli, la percezione sensoriale si riduca alla vista e all’udito. Per poter funzionare bene e svilupparsi in modo adeguato, tuttavia, ogni organo sensoriale ha bisogno di essere stimolato. Necessita di esercizio, per potersi migliorare. Deve essere utilizzato, per non atrofizzarsi. I bambini che non giocano o non si muovono abbastanza, manifestano spesso ritardi non solo nello sviluppo fisico e nelle facoltà motorie, ma anche nell’acquisizione del linguaggio, nella capacità di concentrazione e nello sviluppo delle facoltà cognitive.

Dare l’esempio

«I genitori che si ritrovano con un piccolo bradipo, possono spiegargli che il corpo è come una macchina: va azionato regolarmente, altrimenti arrugginisce», suggerisce Andreas Krebs, insegnante di sport presso l’Istituto di scienze del movimento e dello sport del Politecnico federale di Zurigo. «Meglio ancora: invogliate il vostro bambino a muoversi. Siate un modello anche da questo punto di vista! Fatelo pedalare e camminare con voi. Il modo in cui sono strutturati il giardino, gli spazi di gioco e la cameretta deve invitarlo al movimento: con altalene, trampolini, barre per fare ginnastica, corde per saltare, palle da giocoliere o frisbee. E ancora più importante: muovetevi con loro e dimenticatevi l’auto in garage! Fate in modo che il vostro bambino si rechi a scuola con le sue gambe. Permettetegli di fare liberamente le sue esperienze, in compagnia di altri bambini. Anche se dovesse piovere, non impeditegli di uscire, perché non esiste il cattivo tempo, ma solo abiti inadatti. In estate basta una bici, un monopattino o un paio di roller per permettergli di dare libero sfogo al suo desiderio di muoversi. E un’ultima cosa: i maestri, a scuola, facciano in modo che la lezione non si impari soltanto da seduti».

https://www.coop.ch/pb/site/jfmk/node/65154019/Lit/index.html?secure=true

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